Commentario abbreviato:Luca 21:255 Versetti 5-28 Con molta curiosità quelli che stavano attorno a Cristo chiedevano il tempo in cui sarebbe avvenuta la grande desolazione. Egli risponde con chiarezza e completezza, per quanto necessario a insegnare loro il loro dovere; perché ogni conoscenza è desiderabile nella misura in cui serve alla pratica. Sebbene i giudizi spirituali siano i più comuni nei tempi del Vangelo, Dio si serve anche dei giudizi temporali. Cristo dice loro quali cose dure avrebbero dovuto soffrire per amore del suo nome e li incoraggia a sopportare le prove e a proseguire nel loro lavoro, nonostante l'opposizione che avrebbero incontrato. Dio sarà al vostro fianco, vi proteggerà e vi assisterà. Ciò si è notevolmente realizzato dopo l'effusione dello Spirito, con il quale Cristo ha dato ai suoi discepoli saggezza e parola. Anche se possiamo essere perdenti per Cristo, alla fine non lo saremo, non possiamo essere perdenti per lui. È nostro dovere e interesse in ogni momento, specialmente in quelli pericolosi e di prova, garantire la sicurezza della nostra anima. È con la pazienza cristiana che manteniamo il possesso della nostra anima e teniamo lontane tutte quelle impressioni che ci farebbero perdere la calma. Possiamo considerare la profezia che abbiamo davanti come quelle profezie dell'Antico Testamento che, insieme al loro grande oggetto, abbracciano o danno uno sguardo a qualche oggetto più vicino di importanza per la Chiesa. Dopo aver dato un'idea dei tempi per circa trentotto anni a venire, Cristo mostra in cosa sarebbero finite tutte quelle cose, cioè la distruzione di Gerusalemme e la dispersione totale della nazione ebraica, che sarebbe stata un tipo e una figura della seconda venuta di Cristo. Gli ebrei dispersi intorno a noi predicano la verità del cristianesimo e dimostrano che, anche se il cielo e la terra passeranno, le parole di Gesù non passeranno. Ci ricordano anche di pregare per quei tempi in cui né la Gerusalemme reale né quella spirituale saranno più calpestate dai Gentili, e in cui sia i Giudei che i Gentili saranno rivolti al Signore. Quando Cristo venne a distruggere i Giudei, venne a redimere i cristiani che erano perseguitati e oppressi da loro; e allora le chiese si riposarono. Quando verrà a giudicare il mondo, riscatterà tutti coloro che sono suoi dai loro problemi. I giudizi divini si sono abbattuti così pienamente sui Giudei che la loro città è posta come esempio davanti a noi, per mostrare che i peccati non passeranno impuniti; e che i terrori del Signore e le sue minacce contro i peccatori impenitenti si realizzeranno tutti, così come la sua parola era vera e la sua ira grande su Gerusalemme. Riferimenti incrociati:Luca 21:25Is 13:10,13,14; 24:23; Ger 4:23; Ez 32:7,8; Gioe 2:30,31; Am 8:9,10; Mat 24:29; 27:45; Mar 13:24,26; 15:33; At 2:19; 2P 3:10-12; Ap 6:12-14; 20:11 Dimensione testo: |